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Bernardi Impianti - Milano Italia


Un bell'impianto fisso prodotto dalla Bernardi per un cliente importante in Francia. Notate il largo filtro a maniche (sotto alla ciminiera) e il grande silos (a sinistre della foto) del conglomerato bituminoso caldo (prodotto finito).

Questa è probabilmente una delle più grandi e attive industrie produttrici di impianti per conglomerati bituminosi d'Europa.

Gli impianti tradizionali rimangono dove sono stati montati, per diversi decenni, distribuendo il conglomerato bituminoso su di una area geografica più o meno vasta.

A causa dello inquinamento, problema sempre più sentito, gli impianti stazionari si devono aggiornare con sofisticati, e sempre più grandi e ingombranti filtri a maniche o altri accorgimenti anti inquinamento, che tendono a  rendere l'impianto ancora più fisso. Viceversa, nei cantieri dei paesi meno sviluppati (dove oggigiorno ci sono i più grandi lavori di costruzione in corso) c'è una grande richiesta di impianti mobili.

Anche nei paesi più sviluppati, a causa dell'intenso traffico stradale, i camion che trasportano il conglomerato bituminoso, trovano sempre più difficoltà a raggiungere la loro destinazione in tempo, con tutte le conseguenze che ne derivano.


Questo riduce drasticamente il raggio d'azione di un impianto fisso, mentre peraltro si hanno delle grosse difficoltà ad avere i permessi per l'installazione di impianti fissi nuovi. Tutti questi problemi con gli impianti fissi, fanno sì che anche nei paesi più sviluppati, la richiesta di impianti mobili sia in aumento.

Come illustrato nelle pagine precedenti, la Niarb ha accumulato una considerevole esperienza negli impianti mobili durante la sua co-operazione con le ditte Simesa di Milano e la Wibau tedesca. Quando la Bernardi chiese alla Niarb un rapido trasferimento di tecnologie al riguardo che le consentisse una veloce progettazione di una nuova linea di impianti bituminosi supermobili, ebbe felice inizio una efficace e fruttuosa co-operazione. Sono stati sviluppati contemporaneamente 3 impianti mobili di dimensioni crescenti: da 70 ton/ora, 110 ton/ora e da 150 ton/ora.

Tutti e tre sono basati sul principio della classica vagliatura a secco a dosatura discontinua con impasto in un mescolatore a pale controrotanti indipendente dal tamburo essiccatore.

Come è noto, la tecnologia attuale degli impianti bituminosi prevede che si possa produrre il conglomerato bituminoso seguendo due procedimenti assai differenti:

Il sistema a dosatura discontinua e quello continuo a miscelazione nel tamburo.

Il classico sistema a dosatura discontinua, prevede di vagliare a secco il materiale inerte proveniente dal tamburo essiccatore, separandolo in 4-5 classi  granulometriche che vengono poi pesate separatamente  e scaricate in un mescolatore a palette controrotanti per l'aggiunta pesata del bitume caldo, filler e altri additivi.


Questo è l'aspetto finale dell'impianto di conglomerato bituminoso "supermobile" a dosatura discontinua (dopo alcune ore di montaggio) in un cantiere. La differenza, rispetto ad un impianto classico di conglomerato bituminoso è minima; ma il grande vantaggio del "supermobile" è che lo si puo montare, smontare, caricare e portar via, in meno di due giorni, contro le svariate settimane degli impianti tradizionali fissi!

Il sistema continuo della miscelazione nel tamburo utilizza una parte dello stesso tamburo essiccatore per mischiare gli elementi con il bitume ed il filler.

E' facilmente comprensibile che gli impianti a miscelazione nel tamburo sono, grazie alla loro semplicità, più facilmente trasportabili, mentre gli impianti a dosatura discontinua sono molto più difficili da far diventare impianti veramente mobili.

La soluzione Niarb è rappresentata schematicamente nelle figure qui sopra.

Bisogna peraltro considerare che gli impianti a mescolazione nel tamburo sono sempre meno accettati dalle società di consulenza (le "direzioni dei lavori") a causa della difficoltà che questi impianti hanno nel dividere e dosare con precisione le diverse classi di inerti.

Anche i residui contenuti nei loro gas di scarico sono molto più difficili e costosi da filtrare.

Questo problema sta diventando sempre più importante anche nei paesi meno sviluppati.


Quando un' impianto supermobile a dosatura discontinua viene eretto, è identico ad un impianto fisso; mentre durante il trasporto risulta suddiviso in alcuni carri estremamente compatti, che rientrano nelle norme europee del codice molto ristrettive della strada.


Queste fotografie (sopra e a destra) mostrano in fase di trasporto due dei cinque carri che formano un'impianto per conglomerato bituminosi da 150 ton/ora.


Queste foto descrivono l'ultima fase di erezione di un'altro impianto Bernardi "supermobile" costruito secondo i progetti della Niarb.

L'impianto per conglomerati bituminosi "Super-mobile" può essere montato e messo all'opera in poche ore, ed essere smontato e portato via in pochissimo tempo!

Questo è un vantaggio enorme quando gli imprenditori sono chiamati ad eseguire lavori in paesi meno sviluppati dove è necessario ultimare il lavoro, smontare e portare via il cantiere prima che la situazione politica cambi...